L’Italia ha introdotto multe per gli anziani che non sono stati vaccinati contro la COVID-19
L’Italia ha introdotto una multa di cento euro per le persone di età superiore ai 50 anni che non si sono vaccinate contro la COVID-19
Tutti gli italiani dai 50 anni in su che non si sono vaccinati contro il coronavirus e non hanno l’esenzione medica dalla vaccinazione rischiano da martedì una multa di 100 euro da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Una decisione in tal senso è stata presa in precedenza dal Consiglio dei Ministri italiano che, a partire dall’8 gennaio, ha introdotto l’obbligo di vaccinazione per la fascia di età superiore ai 50 anni negli Appennini. Allo stesso tempo, ai cittadini è stata data la possibilità di ricevere almeno la prima dose di COVID-19 durante il mese di febbraio.
Chi non l’ha fatto, dopo due settimane non sarà più in grado di lavorare. A partire dal 15 febbraio, tutti gli italiani di età superiore ai 50 anni dovranno presentare un pass verde cosiddetto “potenziato” per poter accedere al posto di lavoro. Il certificato COVID in Italia può essere rilasciato solo ai cittadini che hanno effettuato un ciclo completo di vaccinazioni o che hanno avuto un’infezione da coronavirus. Non verranno presi provvedimenti disciplinari nei confronti di coloro che non sono stati vaccinati, ma perderanno lo stipendio per l’intero periodo di assenza dal lavoro.
È importante notare che per gli italiani vaccinati che non hanno ricevuto una dose di richiamo, il lasciapassare verde “potenziato” sarà ora ridotto da nove a sei mesi.
Nonostante tutte queste restrizioni, per la prima volta dopo molto tempo le autorità italiane hanno delineato un certo allentamento delle misure restrittive imposte a seguito della pandemia. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato lunedì sera un’ordinanza che proroga l’uso delle mascherine mediche all’aperto e la chiusura delle discoteche fino al 10 febbraio. Tuttavia, è già noto che se l’attuale tendenza alla diminuzione del numero di infezioni continuerà, entrambe le misure saranno revocate a partire dall’11 febbraio.
“Dobbiamo essere ancora cauti, ma possiamo iniziare a pianificare una nuova fase nella lotta contro il COVID”, ha dichiarato Speranza al Corriere della Sera.
Il commissario per l’emergenza COVID-19, il generale Francesco Filiuolo, ha dichiarato una settimana fa che l’ondata di coronavirus legata al ceppo Omicron si era stabilizzata in Italia ed era in via di estinzione. Secondo gli ultimi dati del ministero della Sanità, lunedì sono state segnalate circa 58.000 nuove infezioni nel Paese, quasi la metà rispetto al giorno precedente. Per la prima volta in nove settimane, il tasso di infezione Rt, che definisce il numero medio di persone infettate da un singolo paziente, è stato inferiore a uno.